a giancarlo

Giancarlo è stato un grande giornalista ed un amico al quale sono stato molto legato, soprattutto negli ultimi anni della sua vita.

Una brutta malattia lo ha portato via, piano piano, lentamente, in silenzio, con il rispetto dovuto ad un Uomo.

L’ho fotografato un paio d’anni prima della sua morte, quando ancora nulla avrebbe fatto presagire la fine. Ho ambientato il suo ritratto inserendo alcuni simboli: la matita spezzata (la sua penna aveva cessato di scrivere ormai da tempo), la pipa fedele che lo ha accompagnato fino alla fine (Giancarlo è stato sempre un grande fumatore al cospetto di quel Dio in cui non credeva e degli uomini), gli occhiali deposti sul tavolo (aveva cessato d’interessarsi del mondo ed aveva scelto di ritirarsi nella sua casa di campagna), il grande libro sul leggio nel quale forse cercava quelle risposte che la vita ancora non gli aveva dato e, sullo sfondo, un cielo al tramonto, forse un presagio.

La foto, per coloro che amano i dettagli tecnici, è un’elaborazione al computer; per me è un caro e malinconico ricordo.

Ho voluto che la sua foto fosse la prima di quelle pubblicate in questo sito che, idealmente, gli dedico.